La giornata prosegue nel pomeriggio con una visita al Castello Aragonese, emblema dell'Isola di Ischia e della sua storia. Il castello sorge su un isolotto (una bolla di magma) che è collegato da un ponte di muratura lungo 220 m al borgo di Ischia Ponte.
La prima fortezza fu costruita nel 474 a.C. dal Greco Siracusano Gerone I, venuto in aiuto dei Cumani nella guerra contro i Tirreni. Nei secoli successivi i saccheggi e le lunghe dominazioni dei Visigoti, Vandali, Ostrogoti, Arabi, Normanni, Svevi e Angioini trasformarono completamente la fortezza di Gerone. Con l'eruzione del Monte Epomeo, avvenuta nel 1301, gli ischitani si rifugiarono sulla rocca che garantiva maggiore tranquillità e sicurezza e diedero vita ad una vera e propria cittadina. Dopo aver visto, alla fine del XVI secolo, il suo massimo splendore, nel 1750 gli abitanti tornarono sull'isola e il castello agli inizi del 1800 venne quasi completamente distrutto dagli inglesi. Fu Ferdinando I Re di Napoli nel 1823 a trasformare il castello in un luogo di pena per gli ergastolani. Nel 1860, con l'arrivo di Garibaldi a Napoli, il carcere politico fu soppresso e Ischia si unì al Regno d'Italia.
La visita (10 € per gli adulti) consiste in un percorso a tappe ben strutturato, si può salire sia a piedi che con l'ascensore, la visita dura circa due ore e lungo il percorso vi sono due punti di ristoro e un bar.
La prima vista di cui si gode è mozzafiato, si può vedere tutta l'isola nella sua bellezza dal suggestivo Terrazzo dell'Immacolata.
Il castello è circondato da quello che una volta era il giardino, colmo di vegetazione esotica e di ulivi dalle forme stravaganti.
Tutto attorno all'isolotto le acque sono cristalline e di colori intensi!
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